Nuova Riveduta:

Genesi 31:41

Ecco vent'anni che sono in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per le tue pecore, e tu hai modificato il mio salario dieci volte.

C.E.I.:

Genesi 31:41

Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.

Nuova Diodati:

Genesi 31:41

Sono stato vent'anni in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge, tu hai mutato il mio salario dieci volte.

Riveduta 2020:

Genesi 31:41

Ecco sono in casa tua da vent'anni; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie, e sei anni per le tue pecore, e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.

La Parola è Vita:

Genesi 31:41

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 31:41

Ecco vent'anni che sono in casa tua; t'ho servito quattordici anni per le tue due figliuole, e sei anni per le tue pecore, e tu hai mutato il mio salario dieci volte.

Ricciotti:

Genesi 31:41

Così io t'ho servito in casa tua per vent'anni: quattordici per le figliuole, e sei per i tuoi greggi; e tu m'hai rimutato la mercede da dieci volte.

Tintori:

Genesi 31:41

Così io t'ho servito in casa tua per vent'anni: quattordici per le figlie, sei per i tuoi, greggi; e tu per ben dieci volte mi hai barattata la mercede.

Martini:

Genesi 31:41

E in tal guisa a te servii per venti anni in tua casa, quattordici per le figliuole, e sei pe' tuoi greggi: tu pur cangiasti la mia mercede per dieci volte.

Diodati:

Genesi 31:41

Già son vent'anni ch'io sono in casa tua; io ti ho servito quattordici anni per le tue due figliuole, e sei anni per le tue pecore; e tu mi hai mutato il mio salario dieci volte.

Commentario abbreviato:

Genesi 31:41

36 Versetti 36-42

Se Giacobbe venne consumato volontariamente dal calore di giorno e dal gelo di notte per diventare il genero di Labano, come potremmo rifiutarci per diventare figli di Dio? Giacobbe parla di Dio come il Dio di suo padre, ritenendosi indegno, ma venne da Lui amato a motivo di suo padre. Egli lo chiama il Dio di Abraamo e il terrore di Isacco, in quanto Abraamo era morto e andò in quel mondo dove l'amore perfetto caccia via la paura, ma Isacco era ancora vivo, santificando il Signore nel suo cuore, come suo timore e terrore.

Riferimenti incrociati:

Genesi 31:41

Ge 31:38; 29:18-30; 30:33-40; 1Co 15:10; 2Co 11:26
Ge 31:7

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